PUBBLICI 1

PUBBLICI 1

PUBBLICI 1

Il piazzale presentava uno stato di degrado generale , insufficiente alla sua reale potenzialità come luogo di aggregazione e come punto panoramico d’osservazione. L’intervento è stato finalizzato alla riqualifica di uno spazio caratteristico/panoramico e alla migliore fruibilità, come punto di aggregazione sociale. Al fine di eliminare tutte le possibili barriere architettoniche e  aumentare la fruizione del piazzale anche da parte dei più piccoli, come accessi principali, sono state realizzate due rampe, in selci di porfido, così da  entrare a far parte del disegno della pavimentazione del piazzale. A protezione di questi accessi, è stata realizzata una siepe di verde delineata a terra da un ciglio in travertino. Un’ulteriore protezione dal traffico veicolare del piazzale, disposto a una quota più alta rispetto alla sede stradale, è rappresentata dalla realizzazione di quattro siepi di verde, o quinte, disegnate a terra da cigli di travertino inseriti nella pavimentazione, situati alla stessa quota di quest’ultimo. Il modulo quadrato della griglia avente gli assi principali paralleli ai lati della piazza, viene disegnato a terra tramite l’utilizzo di cigli in travertino. Le specchiature interne formate dalla griglia stessa, che se ne ricavano, sono pavimentate attraverso  l’impiego di selci in porfido (materiale tipico del luogo), posti in opera secondo la diagonale del modulo. Lo spazio d’aggregazione è stato definito dall’intersezione tra l’incrocio secondo la parallela alla griglia del percorso panoramico e la perpendicolare al lato lungo della piazza, caratterizzato dalla presenza di prismi in travertino, costituenti un segno a terra, che richiamano la maglia sottostante. In questo spazio è stata prevista la messa a dimora di alberi “platanus orientalis” e panchine  su un apposito piano di travertino, con la particolarità di essere orientate secondo un ideale cono visivo. Un ulteriore spazio di seduta è garantito dalla presenza di panchine, posizionate parallelamente alla strada, poggianti direttamente sulla pavimentazione del piazzale. L’illuminazione è stata adeguata alla nuova funzione, da punti luce disposti a terra e collocati alla base di un muretto ogni due, muretti che delimitano i tre lati del piazzale, da fari a terra in corrispondenza delle alberature e dalla sostituzione degli attuali pali dell’illuminazione stradale con lampioni di arredo.

Comune di Monte Porzio catone (RM)

2002-2003

CONCORSI 5

CONCORSI 5

CONCORSI 5

RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA

A) Articolazione dell’idea progettuale e descrizione dell’opera

Il tema del concorso è la realizzazione della nuova Scuola Primaria dell’ “Istituto Comprensivo di San Giovanni Marignano”. La progettazione del polo vede entrare in gioco vari fattori, in grado di condizionare tanto le scelte compositive quanto la stesura di un programma funzionale coerente con la realtà urbana: dotazioni funzionali e infrastrutturali, esigenze didattiche, preesistenze urbane e ambientali, diventano elementi conduttori del progetto, configurandolo come un organismo complesso. Progetto e contesto ambientale-urbano sono in stretta connessione tra loro poiché l’uno si plasma sull’altro: l’architettura diventa il contenitore in cui i bambini possono esprimere liberamente la propria creatività; diventa perciò obiettivo principale del progetto “proteggere”questi spazi dal vicino contesto. L’idea progettuale caratterizzata in alzato da un gioco di incastri di vuoti e di pieni, si articola in due lotti dalle forme lineari, facilmente modulabili, e da due corti protette interne, ponendo come obiettivo principale la comunicazione immediata, enfatizzata dai colori, dai materiali e dalla luce. Studiata l’area d’intervento e individuati i vincoli egli obiettivi, la scuola si è delineata quasi naturalmente secondo una moltiplicazione di spazi didattici e aree verdi semicoperte che seguono uno schema funzionale e distributivo chiaro e flessibile, ponendo l’ingresso su via Ferrara avente a disposizione i parcheggi. La flessibilità dello schema funzionale del complesso permette alle diverse attività di poter essere modificate nel tempo a seconda delle diverse esigenze didattiche, offrendo la possibilità alla direzione scolastica di distribuire il primo ciclo al piano terra, in modo da garantire l’opportunità ai bambini piccoli di poter sfruttare al meglio l’uscita diretta nell’area verde per attività ludiche e di scambio relazionale tra bambini di diversa età.

Arch. Marco Ioli - Studio di Architettura IM - referenze - concorsi

B) Indicazioni progettuali:

1 – sul rispetto della sicurezza con particolare attenzione all’aspetto sismico;

Il progetto strutturale è stato redatto, oltre che in conformità ai Disposti Normativi vigenti e con riferimento alle scelte di carattere architettonico ed impiantistico, nel pieno rispetto della Normativa Sismica vigente. Oltre a quanto sopra i criteri impiegati nella progettazione dell’ impianto strutturale dei complessi edilizi sono stati indirizzati al raggiungimento degli obiettivi individuati dal bando di gara con espresso riferimento ai seguenti punti:

  • elevare la “performance” del sistema strutturale;
  • massimizzare la flessibilità, la funzionalità, l’efficienza e nel contempo minimizzare gli oneri di gestione e manutenibilità;
  • riduzione dei tempi di esecuzione delle opere.

La tecnologi costruttiva, con elementi prefabbricati(X-LAM), risponde essenzialmente a caratteristiche di funzionalità, rapidità e semplicità di montaggio, impiego di elementi con garanzia del processo di qualificazione dei prodotti e dei materiali impiegati, ad elevate prestazioni strutturali, soprattutto nei confronti delle azioni sismiche, offerte da una struttura iperstatica tridimensionale dotata di elevata duttilità e capacità dissipativa con ridotte deformabilità. La struttura è conforme alle norme di igiene edilizia, della sismica e del risparmio energetico con utilizzo di soluzioni e materiali innovativi attraverso una edilizia non tradizionale idonea all’uso scolastico.

2 – sul tema del benessere;

Le pareti interne ed esterne saranno di tipo fonoisolante e rispondenti alle esigenze delle aule: durabilità, comfort acustico, termico e visivo. Il sistema a secco prevede pareti rivestite su entrambi i lati di lastre di gesso ed isolate internamente con pannelli in lana minerale.

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Il controsoffitto delle aule è stato studiato con materiali che soddisfino i requisiti richiesti dalla normativa.I materiali e le soluzioni coniugano le necessità prestazionali al fine del miglioramento dei requisiti acustici passivi cogenti e quelle di comfort acustico. Le pareti di tamponamento perimetrali e i pannelli del controsoffitto e delle pareti interne risolvono in maniera ottimale le problematiche acustiche e conferiscono all’aula un aspetto confortevole. Le aule saranno dotate di ventilazione meccanica controllata per soddisfare i ricambi d’aria richiesti dal D.M.18/12/1975; I’aria immessa nei singoli ambienti sarà trattata da sistemi di filtrazione così da consentire alti parametri di purezza e condizioni microclimatiche consone a un ambiente scolastico salubre. La diffusione del vettore termico avverrà con un impianto a pannelli radianti a pavimento, questo per garantire un maggiore comfort grazie ad una distribuzione delle temperature omogenea. L’alimentazione dei pannelli sarà a bassa temperatura, durante il periodo invernale i pannelli radianti copriranno l’intero carico termico; in estate saranno alimentati dal vettore frigorifero in modo da non avere mai una temperatura superficiale del pavimento inferiore a 22°C.

3 – sulla sostenibilità energetica e ambientale;

L’installazione dell’ impianto fotovoltaico sulla copertura piana garantirà la piena autosufficienza del fabbisogno energetico dell’edificio, il sistema sarà centralizzato e implementerà le diverse funzioni di controllo automatico degli apparecchi illuminanti in base alle esigenze. Dal punto di vista dell’eco sostenibilità per la produzione del campo fotovoltaico, occorre sommare il minor consumo ottenuto con i sistemi di gestione intelligente dell’illuminazione con un risparmio che equivale ad una minor emissione in atmosfera di Co2. Dato lo scarso fabbisogno di acqua calda sanitaria nel corpo scuola, si installerà su ciascun piano un boiler operante in pompa di calore.

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Per ridurre i consumi idrici, sarà previsto un sistema di recupero delle acque meteoriche che verranno convogliate in serbatoi in polietilene interrati; le acque accumulate serviranno la rete separata di alimentazione delle cassette WC e la rete di annaffiamento.

4 – sul ciclo di vita.

La scelta operata sulla tipologia della struttura in legno (X-LAM) produce un innalzamento delle prestazioni del sistema strutturale per:

  • garantire la funzionalità e la durabilità per 100 anni e solo dopo tale periodo saranno necessari interventi di manutenzione straordinaria;
  • resistere ad un’azione sismica con periodo di riferimento di 200 anni.

La costruzione della scuola, oltre a rispettare lo stato limite di salvaguardia della vita SLV, garantisce lo stato limite di operatività SLO, per cui, a fronte di un evento sismico, la costruzione non subisce danni significativi e può essere utilizzata senza interruzioni di funzionalità. Le scelte ed i criteri di progettazione adottati per la realizzazione del sistema strutturale, producono un significativo valore aggiunto sia per l’ Amministrazione Comunale, che per la collettività, offrendo l’opportunità di avere sul territorio un complesso edilizio che possa essere utilizzato anche come sede di funzioni pubbliche.

C) Rispondenza del progetto alle esigenze pedagogiche e alle istanze di innovazione didattica;

La pianta, con la sua forma rettangolare, consente una grande fluidità dei percorsi e una forte relazione tra i luoghi/spazio esterni ed interni. Ne risulta una successione di spazi in grado di offrire varianti nell’uso quotidiano, adattandosi alle esigenze didattiche, alle condizioni climatiche esterne e agli eventi estesi al coinvolgimento di genitori (Gradonata/Teatro). Nella definizione degli spazi interni, oltre che degli aspetti dimensionali previsti dalla normativa vigente, si è tenuto conto degli obiettivi della scuola primaria, i quali si propongono fini di “educazione, di sviluppo della personalità, di assistenza e di preparazione alla frequenza della scuola di secondo grado, integrando l’opera della famiglia”.

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Tenendo presenti le attività previste nella scuola primaria contraddistinte in:

  • ordinate (svolte a banco);
  • libere (motorie o ludiche).

Gli spazi sono concepiti in modo da garantirne la flessibilità, tutti gli ambienti sono a contatto conl’esterno e illuminati dalla luce naturale.

  • Le attività ordinate (silenziose) saranno svolte in ambienti dedicati ad una sola sezione;
  • Le attività libere saranno svolte nella propria sezione o usando gli spazi comuni (laboratori o cortiinterne).

D) Percorso di partecipazione prospettato;

La scuola attraverso la Biblioteca Comunale, crea quel rapporto scuola/territorio elemento principe dell’intera progettazione.La biblioteca nell’orario scolastico è ad uso prevalente della scuola ed attraverso la realizzazione di collegamenti modulabili trova a suo servizio ambienti che le permettono di poter offrire al territorio quelle risposte di cui la collettività necessita.Lo scambio culturale dell’organismo si estende in ulteriori fasce orarie, e il Comune così facendo avrà uno spazio di cui ora è carente.La biblioteca rappresenta l’elemento attrattivo del complesso ponendosi, con il suo volume a sbalzo, in rilevanza architettonica.

E )Inquadramento urbanistico e apertura degli spazi scolastici al territorio.

L’edificio è ubicato in una zona dotata dei principali servizi: rete idrica, fognaria ed elettrica. L’area è disposta in una zona semicentrale ed è dotata di parcheggi e collegamenti ciclabili e pedonali con il territorio circostante. Il nuovo edificio sorgerà all’interno del polo scolastico esistente in un territorio estremamente frazionato e dispersivo.La biblioteca al suo interno rappresenta il nodo di congiunzione tra la cittadinanza e la scuola stessa, prolungando l’utilizzo della struttura ben oltre l’orario scolastico e fornendo così un ulteriore servizio alla collettività.

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2018

CONCORSI 4

CONCORSI 4

CONCORSI 4

L’idea progettuale è finalizzata alla valorizzazione dell’immobile denominato “Villa Gammarelli” e delle relative aree circostanti, attraverso un intervento di riqualificazione formale e funzionale degli spazi interni ed esterni. L’obiettivo prioritario del progetto si fonda:

  • nella ricerca di soluzioni che valorizzino l’immobile con una proposta che sia di indirizzo per le future azioni, sia d’ iniziativa pubblica (Museo, Parco) che di privati operatori (Bar-Ristorazione, Book-Shop, Osteria e Ostello). L’ idea e la proposta avanzata sono volte ad individuare una nuova vocazione dell’immobile che esalti la qualità urbana ed ambientale, preservandone l’identità;
  • nel garantire il migliore e più coerente intervento di valorizzazione e riqualificazione dell’immobile, attraverso contenuti progettuali, tecnici ed economici che valorizzino le aree e gli immobili esistenti, mantenendone la riconoscibilità oltre che potenziarne e innovarne le funzioni. La scelta progettuale è stato basato su criteri di conservazione e rispetto per i caratteri tipologici e costruttivi dell’edificio, su principi di correttezza formale, cercando di mantenere perfettamente leggibili tutte le stratificazioni e favorendo allo stesso tempo la lettura del testo architettonico, compensando eventuali lacune e mancanze.

La tipologia e le caratteristiche della progettazione sono ispirate al principio del minimo intervento, della riconoscibilità e della lecita modificazione. Il progetto è stato condotto tramite operazioni che permettessero la riconoscibilità delle azioni : tutto quello che è nuovo ed aggiunto deve essere debitamente segnalato in modo da evitare pericolose mistificazioni. Allo stesso modo, al fine di una maggiore conservazione, il progetto si è basato sul minor consumo di materia sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo, con interventi meno invasivi possibili, capaci di lasciare inalterata la leggibilità delle strutture originarie. Il risultato finale è un contenitore “MINIMALISTA” in grado di accogliere qualsiasi collezione.

2017

CONCORSI 3

CONCORSI 3

CONCORSI 3

HISTORY AND IDENTITY, the IDENTIFICATION process

The MIRROR

The New MNIR in the Palace of the Post, originally built to be a place of transit for correspondence of personal stories and relationships. Here, letters went back and forth, telling of tragedies and love, business and dreams that have always distinguished the history of humankind. In addition to these, artifacts, treaties and findings make up the identity of the country and its people. A history, a story, with many interpretations. The mirror of history reflects a clear image of modern society and of the tools to design its future. We identify ourselves in our image reflected in the mirror, and in the mirror of history we find our shared identity. The extensive mirrored roof over the courtyard is the thread that joins the city’s everyday life and the public square, the heart of the National Museum of Romanian History, in an attractive reciprocal relationship. The mirror will be the identifying signal of the presence of the MNIR in the centre of Bucharest.

HISTORY NARRATED

The role of the courtyard, which will be liberated with the demolition of the bulky central pavilion, added in the 1970s, remains conditioned by the presence of parts of the replica of Trajan’s Column, of major architectural value, six by six metres at the base and almost eight metres high, surrounded by more than 100 fragments that recount a two thousand year old history. A cinematographic story. The first, major, colossal MOVIE, projected on 200 metres of “film” sculpted around its trunk. A surprising preview of the narrative language of cinematographic construction. False floors, interruptions, times and places that intertwine. The coexistence of several narratives that from different points of view represent the same story. Two thousand years ago in Rome, the Column was not visible at the centre of the small colonnaded courtyard, located at the end of the Forum, after the Basilica. It was not visible until one actually entered the courtyard itself. In that very moment, it appeared hugely disproportionate among the other columns, and looking upwards, its 39 metres made a dramatic impression. The choice to re-contextualize this document, inserting it into the portion of the building to be redesigned, targets diverse purposes:
– the courtyard becomes an authentic free and usable public space;
– the three, beautiful nineteenth-century facades that overlook it, Stavropoleos, Postei and Franceza, enhanced by accurate scientific restoration, and freed of any visual impediments, become perfectly enjoyable, as was the original intention of the designer.
– The facade of the Calea Victoriei side, restored according to the initial project by ….. with a philological interposition, becomes a frame and a complementary hinge of the system of pathways connected with the exposition of the Column and the other collections;
– At the entrance to the foyer, coming from Calea Victoriei, and in the courtyard, entering from Strada Postei, the visitor immediately encounters a “revisited” base of the column that recalls the original location in Rome, a sort of overlap of the two places.

Immediate contact with the beginning of the history, that is the origin of modern-day Romania.
The MNIR, or Column Square
A complex, yet simple urban space.
The two access points, from “above”, arriving from the foyer, from “below, entering from Strada Postei, merge in a relationship harmonized by the staggering of the levels.
Below, the functional spaces and the coming and going of people, passing from one place to another.
Auditorium, library, restaurant, thematic collections.
Above, the actual square where people meet, sit and rest, attend events and watch performances, where children play. An immensely versatile space.
Between the two, stairways where one can sit, recalling the entrance on Calea Victoriei.
All around is the museum, with the column from where the museum itinerary begins.

Pathways
The position of the column with its “portico” at the centre of the foyer, forces a change in direction of the flow of movement and penetration inside the building.
This accentuates the restoration of the path parallel to Calea Victoriei, which characterized the original layout of the building.
This axis is repeated on all the floors, becoming the reference axis, and makes orientation easy for visitors when moving from one collection to another.

Indeed, we propose to maintain the vertical distribution system via the two existing stairways, highlighting its presence with the restoration of the original openings, and the creation of new openings. These two stairways give total flexibility to visiting the collections, as they are located exactly in the points of passage between one and the other.

2016

CONCORSI 2

CONCORSI 2

CONCORSI 2

Scuola Materna – Rimini – appalto integrato

2015